Belvedere Cooking School, l'idea di un'albergatrice di Riccione spopola sul web

di Marco Valeriani 😊

Marina Pasquini, proprietaria dell’Hotel Belvedere di Riccione, secondo miglior hotel al mondo e il primo in Europa e in Italia nella classifica dei vincitori dei TravelersChoice Hotel Awards 2019, una ne fa e cento ne pensa.



“Difficile che anche quest’anno, a causa della pandemia da Covid-19, gli stranieri decidano di spostarsi in Italia e sulla Riviera di Romagna con i numeri del passato. Così - dice - per tenerli vicini a noi ho deciso di usare i Social. In che modo? Sposando un’innovativa idea di marketing che unisce, attraverso un’operazione fedeltà mirata, l’aspetto sportivo (il Belvedere ha una clientela bike consolidata e di livello internazionale) all’enogastronomia del nostro Paese”.

Ed è proprio l’enogastronomia tricolore il collante della Belvedere Cooking School. Complice il web, in grado di catturare l’interesse di chi “consuma” vacanza, Marina si è messa ai fornelli dell’hotel. Organizzando dei veri e propri tutorial culinari: lanciati in rete e subito molto apprezzati sia da chi è già un affezionato ospite della struttura sia da quanti, grazie al passaparola e al supporto dei blog specializzati, si collegano spinti dalla curiosità.



Marina Pasquini


“L’obiettivo è mantenere un legame vivo, pulsante. Sollecitare in loro i ricordi belli della vacanza, suscitare la voglia di tornare presto. E devo dire che i risultati ci hanno dato ragione. Siamo arrivati a contare fino a 200 persone connesse contemporaneamente per seguire le preparazione dei piatti made in Italy”.


Vuole fare concorrenza agli chef della tv?


“Assolutamente no. Qui l’obiettivo è un altro. Il patrimonio di ogni albergatore, di ogni imprenditore del turismo è l’ospite. Un patrimonio che va preservato e fidelizzato giorno per giorno. Mancano i contatti fisici? Dopo l’iniziale smarrimento, la tecnologia - se ben impiegata - è venuta in soccorso. Nel nostro giro d’Italia in punta di forchetta e calice alla mano ci siamo posti l’obiettivo di trasmettere la nostra vicinanza a chi è lontano e già conosce bene il Belvedere. A chi, tramite parenti e colleghi, sta imparando a conoscerci e dimostra già di volerci bene. A chi è tornato a scoprirci come meta. La pandemia ha stimolato nello studio di nuove forme di comunicazione e di rapporto con il cliente. E da qui è nato il progetto, in parallelo alle pedalate virtuali sulla piattaforma Zwift, di riempire il tempo a disposizione - tra una pedalata e l’altra - mettendo in campo le risorse di cui disponiamo, ad iniziare dalla cucina. Siamo o no famosi in tutto il mondo per la varietà dei prodotti e dei cibi che contribuiscono a dare lustro ai territori regionali?”.


Quindi avete messo le mani in pasta e non solo, giusto?


“Esatto. Abbiamo messo le mani in pasta e sfornato strozzapreti, zucchine ripiene, tiramisù, braciole alla pugliese, piatti vegetariani. In più abbiamo proposto l’assaggio e l’acquisto di vini delle migliori aziende, tra cui il Primitivo di Manduria, il Nero d’Avola. Ripeto, un vero e proprio giro d’Italia - 8 finora le tappe - puntando sull’eccellenza: Evo delle colline compreso. Anzi, l’olio extravergine d’oliva firmato Marina Pasquini. A Natale l’ho spedito come regalo ed è stato molto apprezzato.



Marina Pasquini e il suo staff


Come funziona la Belvedere Cooking School?


“Ogni tre settimane alle 18 - ora locale - accendiamo le luci del Belvedere, indossiamo i nostri grembiuli colorati, disponiamo gli ingredienti sulla tavola e diamo il via alla ‘puntata’. Qualche giorno prima forniamo una lista della spesa: cosa comprare e dove trovarlo. In questo modo diamo pure un impulso importante alle produzioni del Belpaese e all’economia collegata”.


Chi segue la Belvedere Cooking School?


“I più numerosi, può apparire incredibile, sono gli amici del Canada. Eppure là l’orologio segna le 9 del mattino. Poi gli americani, Stati Uniti, e a seguire gli altri”.


Continuerà con i tutorial nei prossimi mesi?


“L’intento è quello. Una volta riaperto l’hotel - a Pasqua - potremo contare su spazi più ampi e attrezzature più professionali. Le novità non mancheranno”.


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