Andrea Cataldo è il re di Gourmelandia 2020: Cavaliere d'Oro

 di Laura Carboni Prelati 😋


“Ognuno ha tante storie, tante facce nella memoria, tanto di tutto, tanto di niente, le parole di tanta gente…” cantava nel brano “Sempre” la compianta Gabriella Ferri, tanti anni fa. 



Andrea Cataldo con il premio Cavaliere d'Oro 2020

E proprio questo legame alle “radici” maremmane di Gavorrano (Grosseto), ha spinto Andrea Cataldo, vincitore del Premio Gourmelandia, a creare “323” la pizza che racconta “un po’ della sua vita”. 


Sono infatti 323 i chilometri che separano Gavorrano da Faenza dove, da anni, lavora e abita Andrea.



La pizza Pulcinella


Andrea ha fatto scuole alberghiere, di ristorazione, di panificazione, è stato a Forlimpopoli, a Casa Artusi o a Serramazzoni o ha fatto dei corsi all’Istituto Alberghiero di Riccione?


“No - risponde candidamente - forse è una tradizione che viene dalla mia famiglia, i miei genitori sono di origine napoletana…”.



La pizza Gola

Quali sono gli ingredienti base del vostro impasto?


“Tre tipi di farina (di cui una integrale di grano antico del Molino Morini), lievito di birra, sale, Evo e una lunga lievitazione naturale; l’importante è che l’impasto sia lavorato bene e riposi almeno mezza giornata. Nella versione Napulè invece preparo l’impasto classico napoletano per tempo, perché serve almeno una giornata di lievitazione”.

 

Basta veder lavorare l’impasto per capire la maestria, il talento innato, la creatività. Andrea prende la pallina di pasta, la allarga con la punta delle dita, l’arrotonda delicatamente facendo girare l’impasto in senso orario, poi guarnisce, con un rituale preciso, di salsa di pomodoro che spande sempre in senso circolare. 

“E, tutte le varianti, sono un mio…divertimento”.



La pizza Avarizia

Quante pizze preparate lei e suo fratello Gaetano nei tre punti Ristoro-PizzaCasa Faenza?


“Dalle 200 alle 220 al giorno in ogni filiale, mentre il sabato e la domenica aumentano; si va dalle 550-600 al giorno, per ogni locale”.


È già arrivato al traguardo o pensa di poter fare di più?


Andrea è un ragazzo semplice, riservato, un po’ timido, nonostante abbia ricevuto quel premio che farebbe  inorgoglire chiunque.



La pizza Ira

“Ogni giorno penso, faccio progetti, invento qualcosa, insieme a mio fratello Gaetano…”.


Ma Gaetano non è un nome toscano…


“No, infatti i miei genitori sono originari di Napoli” .




La pizza Invidia

Proprio per questo motivo, ogni mercoledì, entrano in scena delle vere golosità. È la serie fantasiosa Napulè: pizze straordinarie, per varietà e sapore.


Quali nomi speciali ha inventato?


“Apre la serie Pulcinella, (in onore della mia napolitanità ereditata); inoltre c’è Ira, Superbia, Avarizia, Gola e Invidia! In ognuna di queste varianti, c’è tanto, tanto di tutto: dal fior di latte che non manca mai, oltre alla salsa di pomodoro, come base condimento; con le specifiche varianti, salsiccia e friarielli (Pulcinella); l’aggiunta di crema di formaggi, polenta, funghi del sottobosco, goletta di maiale e prezzemolo (Gola); scarola, baccalà, olive taggiasche e pinoli nel gusto Superbia; radicchio, goletta di maiale e aceto balsamico nella superba Avarizia. Nella variante Ira, c’è fior di latte con speck, taleggio, noci e miele e, gran finale, fior di latte con speck, taleggio, noci e miele per Invidia”.


Ha raggiunto vertici impensabili. Bravissimo Andrea e vento in poppa!  

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