Gin e Bitter, l'alchimista riminese Baldo Baldinini vince tre ori mondiali con Nostradamus, Au79 e UnBitter

Di Baldo Baldinini - orgoglio riminese e mondiale - il primo a raccontarcene è stato Fiorenzo Siboni de Lenoteca di Riccione. Si argomentava genericamente di vini e liquori quando, come un piccolo lampo nel cielo terso d’estate, l’attenzione si è spostata sul Gin. “Hai mai assaggiato questo, conosci quest’altro… A me piace quello, io preferisco… Ma se davvero vuoi fare un viaggio che ti spinga oltre la normalità e il buon marketing dovresti conoscere Baldo Baldinini, un autentico alchimista”. 



Boom: la bomba era stata sganciata. Così, ci siamo presi del tempo e abbiamo studiato un po’. Dalla navigazione del sito web dibaldospirits.com di cose ne sono “spuntate” tante. Tantissime. Forse troppe per chi non è del mestiere ed è abituato a fare soltanto il cronista. Scegliendo tra i materiali, ha colpito in modo particolare ciò che Baldinini dice di sé: o meglio, ciò che deve aver approvato dopo scrupolosa osservazione. Il testo ve lo proponiamo pari pari, senza alcun ritocco (ci mancherebbe!).

È difficile descrivere che tipo di persona sia Baldo. Non apprezza essere al centro del palcoscenico, per cui sono pochi quelli che possono dire di conoscerlo veramente: l’unica storia che tutti conoscono è quella legata alla sua vocazione e la capacità del suo senso olfattivo.
Nasce in terra romagnola e da subito contraddistingue il mondo che lo circonda prima col naso, poi con gli altri sensi. È il profumo, le sostanze che si librano nell’aria ad aiutarlo nella connotazione di una determinata situazione.

Esprimendosi in prima battuta tramite la pura arte della profumeria, producendo vere e proprie essenze profumiere, decide di spingersi oltre e intersecare in modo viscerale due sfere sensoriali differenti, ma allo stesso tempo tanto simili: l’olfatto e il gusto.
Così nasce la ricerca decennale di Baldo, che si esprime oggi tramite le Essenze, in profumi per il palato inconfondibili.


Baldo Baldinini

Declinando i suoi studi, spesso ricavati da manuali con secoli di storia alle spalle, su un supporto differente come quello della distillazione, incomincia una ricerca incessante dedita alla composizione di un’essenza gastronomica degna di essere definita tale.
Il vino aromatizzato è quello che più si avvicina alle sue ambizioni. Avere una solida base di partenza, per poi lavorare sulle sue caratteristiche olfattive e amplificarne il potenziale aromatico. Cesellare come uno scultore la camera di profumi del vino originale, affidandosi alle ricerche raccolte nell’Olfattorio che gli fornisce gli strumenti necessari per rifinire anche il minimo particolare.

Tutto è partito da un sogno. Poi è arrivata l’ambizione di realizzarlo. Adesso vivono le Essenze.
Nell’ottobre 2020, Baldo è stato nominato Maestro d’Arte e Mestiere da Fondazione Cologni e ALMA – Scuola Internazionale di Cucina Italiana, un riconoscimento agli sforzi nel preservare il patrimonio gustativo e olfattivo del Profumiere Baldo Baldinini.

Il passo seguente ha riguardato proprio la ricerca della scheda dedicata a Baldinini realizzata in occasione della nomina a Maestro d’Arte e Mestiere Fondazione Cologni e ALMA - Scuola Internazionale di Cucina Italiana. Anche qui, la riproponiamo evitando qualsiasi ritocco. 

Se si volesse identificare con una metafora ciò che rappresenta Baldo Baldinini per il mondo della mixology, sarebbe quello che è un direttore d’orchestra per la musica, interprete e creatore. Infatti Baldinini opera come compositore di accordi aromatici, tra le sue colline romagnole, creando spirits ma soprattutto vermouth tra i migliori al mondo.

La sua straordinaria dote olfattiva è chiara già dai tempi dell’infanzia, quando, complice la sinestesia, Baldinini scopre il mondo attraverso i suoi profumi, divenuti a poco a poco i colori di una realtà dalle mille sfumature. L’ossessione per il mondo botanico lo porterà a studiare anche i grandi alchimisti, come Paracelso e Fioravanti. Da autodidatta si addentra nel mondo della profumeria, studiando in modo sempre più approfondito le essenze, anche quelle più rare, provenienti da ogni angolo della Terra. Le sue fragranze inebriano la memoria di chi le indossa, richiamando ricordi, storie di episodi apparentemente dimenticati. In breve tempo, e su consiglio dell’amico Federico Ravelli, abbraccia la produzione di vermouth e altri vini aromatizzati, con l’obiettivo di creare spiriti connotati dal forte background olfattivo ereditato dalla profumeria. Ecco che nascono Essenze da indossare sul palato, “profumi da bere”, che giocano con l’intensità della profumeria nella dimensione del gusto e della degustazione, spingendo il momento dell’aperitivo e della mixology verso nuove dimensioni aromatiche e vibrazioni emotive.



Baldinini custodisce gelosamente e padroneggia con irripetibile maestria i segreti appresi nel corso di anni di pratica e studio. Prima sceglie il vino, che è ancora corpo, poi evoca la formula che lo animerà. In questo delicato accostamento di armoniose sensazioni che non ci è dato sapere, gioca un ruolo fondamentale Tenuta Saiano, in Valmarecchia, al cui piano superiore prende vita, in un silenzio quasi monastico, l’Olfattorio, uno “scrigno olfattivo” all’interno del quale Baldinini lavora con costanza alla creazione di una banca dati degli aromi, la più grande mai esistita. Migliaia di ampolle, l’una di fianco all’altra, con etichette amanuensi, dalla calligrafia ricercata e perfetta, contengono erbe e spezie di ogni tipo che hanno reso celebre questo Maestro d’Arte e Mestiere in tutto il mondo della mixology. 


Ora che il quadro d’insieme può dirsi completo, arriviamo alla notizia fresca fresca che ha richiamato l’attenzione degli estimatori e della stampa specializzata e generalista.

“Giugno - annota Baldinini sul suo profilo Facebook - ha portato tante nuove medaglie, tutte a premiare l’eccellenza e la dedizione dietro alle Essenze DiBaldo: 3 ori per 3 Essenze in 3 competizioni diverse.

Nostradamus e Au79 vincono 2 medaglie d’oro, il primo al World Gin Awards e il secondo al San Francisco World Spirits Competition, grazie al design realizzato in collaborazione con Spazio Di Paolo.

UnBitter invece vola in Inghilterra al prestigioso International Spirits Challenge e vince la medaglia d’oro nella categoria dei Bitter: un altro riconoscimento internazionale che testimonia l’altissima qualità delle Essenze italiane”.

E fin qui, il resoconto. Però, direte voi, che cosa sono Nostradamus, Au79 e UnBitter, nati nell’olfattorio sulle colline alle spalle di Rimini, in quel di Montebello?

Nostradamus è identificabile come un’Eau de Parfum; un gin da indossare sul palato la cui ricetta è rigorosamente segreta e non dichiarata.

Au79 è il Gin Dry allo Zafferano firmato da Baldinini e frutto della lavorazione delle materie prime selezionate in maniera rigorosa.

UnBitter, infine, è un bitter d’estrema eleganza che nel bicchiere esplode grazie al profumo dei fiori d’arancio e delle scorze candite fresche.

Può bastare? Chapeau, doppio chapeau Mister Baldo!

mar.val.

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