I Fornelli di Sara - 13: Frida Kahlo, arte amore e cucina. I Paccheri del Pastore
È con piacere e un pizzico d'orgoglio che ItaliaSapore.it torna, per la tredicesima volta, a proporre "la penna" di Sara Leardini, cuoca per diletto. Con questa rubrica dal titolo I Fornelli di Sara si prosegue il viaggio tra alcune proposte facilissime - e parecchio gustose - da portare sulla tavola di casa. Auguriamo a tutti buona lettura e buon appetito!
Lo scorso 26 novembre, a Riccione, a Villa Mussolini, si è aperta la mostra "Frida Kahlo. Una vita per immagini". Si tratta di una mostra fotografica che ripercorre in circa un centinaio di scatti la vita appassionata di quest'artista diventata un'icona pop.
Magdalena Carmen Frida Kahlo y Calderòn nasce agli inzi del Novecento, in un Messico scosso da una profonda rivoluzione armata, sociale e culturale, che aveva i suoi eroi in Emiliano Zapata e Pancho Villa.
Il mito della rivoluzione messicana segnerà profondamente Frida, che diventerà attivista del Partito Comunista Messicano e i simboli della rivoluzione saranno spesso presenti nelle sue opere.
Ma Frida amava pure la cucina del suo Paese. Molte sono le opere in cui sono rappresentati dei cibi, nature morte ricche di simbolismi. Una su tutti, uno dei suoi ultimi quadri dal titolo "Viva la vida", è una natura morta con angurie, di un rosso vivido che trasmette gioia e amore per la vita.
Frida era una bravissima cuoca. Prima di sposarsi con Diego Rivera, l'amore per sempre, volle imparare a cucinare. Poiché il cibo è altresì seduzione, riteneva che saperlo fare bene fosse una delle arti per tenersi stretto un uomo.
Usava annotare su un taccuino dalla copertina nera le ricette tipiche messicane e i suoi piatti preferiti erano: insalata di fichi d'India, peperoncini ripieni di formaggio e riso con chips di platano fritto.
In verità, ancor più che cucinare, amava curare i dettagli dell'arte dell'accoglienza. Dallo scegliere le tovaglie, all'apparecchiatura, alla presentazione dei piatti.
Per questo motivo era considerata un'ottima padrona di casa.
Nel libro "Las fiestas de Frida y Diego: recuerdos y recetas" la figlia di Diego Rivera, Guadalupe Rivera, vissuta con la coppia di coniugi alcuni anni, racconta come ogni pasto fosse per Frida una grande festa e di come trasformava la tavola in una sontuosa natura morta per la gioia di Diego.
Dicono che l'ingrediente segreto per la riuscita di un piatto sia l'amore. Ora io non saprei dire se questo sia vero, però so per certo che cucinare per le persone che si amano rende la cosa molto più divertente!
La mostra rimarrà aperta fino al 1° maggio.
Paccheri del pastore
Mettere a lessare i paccheri in abbondante acqua salata. Nel frattempo creare un composto formato da ricotta, piselli, prosciutto cotto a cubetti e una grattatina di pepe a piacimento: amalgamare il tutto con un paio di cucchiai di acqua di cottura. Scolare i paccheri al dente, unirli al composto e riporli in una teglia imburrata. Una volta stesi nella teglia, ricoprirli con besciamella e formaggio grattuggiato. Passarli in forno a 180° per 40 minuti.
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