KEgelaTO, il gelato ketogenico con zero zuccheri ha un papà romagnolo
di Marco Valeriani 😋 -
Giancarlo Bucci e la moglie Catherina Eridani scelgono Rimini per il lancio ufficiale sul mercato italiano.
“Se resisti 10 minuti, avrai il massimo del sapore”.
Il claim è azzeccato. L’idea pure. Il connubio tra innovazione, fiuto per gli affari e gusto non si discute.
“Il mercato nostrano è pronto ad accogliere il KEgelaTO proposto da BotaNize Italia? Io dico sì. Il verdetto arriverà molto presto: vogliamo presentarlo ufficialmente a Rimini in occasione del festival del wellness in programma nei primi giorni di giugno. Puntiamo molto sul mondo degli sportivi, su chi pratica fitness e predilige un’alimentazione attenta e salutista”.
Lui è Giancarlo Bucci, faentino d’origine, esperienza pluridecennale come pilota d’aerei, e oggi nelle vesti di neo imprenditore - CEO e Founder di BotaNize Italia - pronto a lanciare in orbita il “suo” gelato ketogenico. Ad affiancarlo in quest’avventura c’è la moglie, Catharina Eridani, Investor Relations and Business Development Manager e Co-Founder.
Bucci, quando è nato il progetto del KEgelaTO?
“La risposta è piuttosto semplice. Siamo in piena epidemia da Covid-19 e io, alle prese con la dieta chetogenica, sentivo il bisogno d’introdurre qualcosa di dolce ai pasti. Seguivo un regime alimentare specifico, ben controllato ma del tutto privo di alimenti contenenti carboidrati e zuccheri. Riflettendoci un po’ su, si è accesa la classica lampadina e ho capito che quanto mancava avrei dovuto “farmelo per conto mio”. Da qui i primi contatti con gli esperti di tutto il mondo ai quali chiedere collaborazione e supporto. Il progetto prevedeva una lista d’ingredienti da “assemblare” assieme e comporre un gelato a bassissimo contenuto di carboidrati - KEgelaTO contiene pochi grammi di carboidrato a porzione (80 grammi) - e privo di zucchero: è realmente sugar free, gustoso seppur qualche piccola differenza si avverta”.
Immaginiamo il clamore: oggi la dieta chetogenica ha tantissimi sostenitori. È un vero e proprio stile di vita…
“Guardi, a dire la verità ho sudato le proverbiali sette camicie per individuare un’azienda che mi ascoltasse. Gli inizi sono stati piuttosto avvilenti: qualcuno si è addirittura messo a ridere lasciandomi fuori dalla porta. La replica suonava più o meno così: impossibile fare un buon gelato senza utilizzare zuccheri e derivati. Ma io non voglio mettermi in concorrenza con chi produce gelati artigianali seguendo ricette di famiglia o regole non scritte. Io propongo altro. Il KEgelaTO è un’altra storia: è rivolto ad altre nicchie di mercato ma alla fine può abbracciare tutti”.
E poi com’è andata?
“Un’azienda italiana ha mostrato interesse e deciso d’investire sul prodotto. Non è stato facile, lo ammetto. Abbiamo dovuto fare molte prove perché la consistenza fosse giusta e rendesse merito al lavoro. Il gelato senza zucchero diventa un pezzo di ghiaccio immangiabile. Da qui i vari tentativi affinché il mix degli ingredienti risultasse omogeneo e spatolabile. Ora, dopo aver fatto assaggiare il KEgelaTO ad amici, parenti e specialisti della ristorazione, siamo già alla fase successiva, ovvero all’ulteriore miglioramento del prodotto destinato al consumatore. È iniziato lo step seguente, l’upgrade del KEgelaTO. Sacrifici e notti insonni vengono ripagati dall’accreditamento ottenuto. I riscontri lusinghieri ci spingono a investire in termini di tempo, risorse fisiche ed economiche”.
Se la memoria non inganna, lei ha da pochissimo ricevuto un parere molto importante - possiamo dire la “certificazione” del KEgelaTO a tutti gli effetti - da parte d’un noto docente accademico dell’Università di Modena-Reggio Emilia: il professor Nicola Volpi del Dipartimento di Scienze della Vita. Può riassumere le conclusioni di Volpi?
“Ricerca e sviluppo, voglio ricordarlo, vanno di pari passo qui in Italia. Il professor Volpi dell’Unimore ci ha rilasciato una breve attestazione in cui si legge come il gelato ipoglicemico di BotaNize Italia presenti un indice glicemico minore del 65%, statisticamente e altamente significativo (p>99%), che dimostra una minore velocità di digestione e assorbimento dei carboidrati e il loro conseguente effetto sulla glicemia. Un bel traguardo da condividere assieme a mia moglie e ai miei collaboratori”.
Il KEgelaTO è dunque indicato in chi segue diete particolari o è diabetico?
“Personalmente seguo - l’ho ricordato all’inizio - una dieta ketogenica controllata. Nei diabetici può essere una valida alternativa ai prodotti sugar free attualmente disponibili: rimane comunque il suggerimento d’interpellare prima il proprio medico nutrizionista”.
Non ci svela nulla degli ingredienti? Quali, al momento, i gusti di KEgelaTO proposti al mercato italiano?
“Il KEgelaTO è una linea preparata utilizzando ingredienti biologici e contenitore in materiale biodegradabile; interamente compostabile lo abbiamo reso amico della natura nell’ottica del doppio benessere. Il KEgelaTO viene proposto in quattro gusti, tutti low glycemic index e vegetariani: Cioccolato, Vaniglia-Mandorla, Pistacchio e Frutti di Bosco, nel formato da mezzo chilogrammo”.
Dove sarà possibile acquistarlo? Avete già una vostra rete distributiva?
“Ci affidiamo a punti vendita ketogenici selezionati e riconosciuti proprio perché intendiamo mantenere un passo differente rispetto alla normale rete distributiva. Tuttavia non è da escludere, in un prossimo futuro, la possibilità di poterlo acquistare nei negozi che propongono alimenti per diete specifiche, gluten free-sugar free o a maggior copertura territoriale. A Rimini siamo a buon punto”.
L’Italia arriva subito dopo l’Asia, giusto?
“In Asia mi hanno aperto molte porte. In Indonesia, dove il KEgelaTO ha mosso i suoi primi passi grazie a BotaNize, la nostra start-up è arrivata prima tra 800 progetti in una competition sponsorizzata da East Venture Capital. L’Indonesia è il quarto Paese più popoloso al mondo, il quinto per numero di persone affette da diabete. Sempre in Asia abbiamo stretto importanti partnership con un gigante digital hi-tech di livello mondiale nel campo della comunicazione: non posso dire quale per ovvie ragioni di riservatezza. Concludo annunciando che il KEgelaTO sta ultimando l’iter dedicato a proteggerne il brevetto. Diffidate dalle imitazioni”.
(articolo apparso sul numero 55 di Geronimo Magazine - Maggio 2023 - Rimini)
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