Romagna - Gelateria d'autore, Emy Basile is back e si schiera a fianco di chi lotta contro i femminicidi
di Marco Valeriani
Poi, come nelle belle favole, il ritorno della nostra protagonista è stato annunciato da un messaggio su WA. L’incontro, a stagione estiva avviata, ha visto quale scenario davvero grazioso e vivacissimo l’Officina del Gusto a Misano Adriatico, a sud di Rimini (Romagna).
- Emy Basile al concorso Bruno Fabbri - |
Come rinunciare, allora, a un’eccellente Stracciatella di cocco o alla Stracciatella d’autore all’infuso di caffè al Cardamomo? O alle tartellette multicolore o, ancora, alla magistrale Californiana con Pan di Spagna, crema Chantilly e frutta fresca? Senza poi dimenticare gli incredibili Chupa Chups, anche questi vegan, privi di glutine e lattosio?
Emy bentornata, ne siamo felici. A quale progetto sta lavorando ora?
“A dire la verità dopo la chiusura di Sottozero a Riccione - attività inaugurata e portata avanti assieme al marito Bruno Guala, ndr - inizialmente mi ero dedicata ai bambini, promuovendo il mio lato di Tata Emy. Poi, con il tempo, ho riacciuffato il mio destino primitivo e da qui è ricominciato tutto con l’esperienza, gratificante, dell’Officina del Gusto a Misano Adriatico. Mi piacerebbe, non lo nascondo, mettere a punto e inaugurare una “scuola”, un vero e proprio percorso manipolativo, rivolto a chi desidera sperimentare più da vicino il rapporto con il cioccolato. Nessuno escluso, proprio perché la mia idea di scuola parte dall’incisività a 360 gradi. Far conoscere meglio la “cucina inclusiva” è un obiettivo stimolante; specie per chi come me è in continuo movimento. Pensate, ad esempio, a tanti bambini riuniti assieme che colorano la loro maglietta con il cioccolato… Sarebbe qualcosa di unico e straordinario nel nostro territorio. Lancio la sfida per prima a me stessa”.
- La camicia da notte realizzata da Emy Basile - |
Una sensibilità così spiccata non poteva però non trovare rispondenza nell’attualità, purtroppo, tragica dei femminicidi. E il messaggio raccolto da Emy grazie all’invito di un architetto riminese, Giorgio Conti, si è trasformato in un’opera che presto troverà il suo posto espositivo all’interno di un evento ad hoc.
“La piaga del femminicidio riguarda tutti. Nessuno può girarsi dall’altra parte e dire che non può fare niente per fermare una simile mattanza. Ogni giorno assistiamo a resoconti terribili. La cronaca riempie tristemente le pagine dei giornali e i programmi della tv. Mi sono allora chiesta in che modo potessi rappresentare tale dramma utilizzando il cioccolato che è elemento fondamentale della mia vita professionale. Quindi ho realizzato una camicia da notte con 122 “ditate” al cioccolato; sì, ditate di cioccolato. Ben 122 “segni” concreti: quante sono state le donne uccise per mano dei mariti e dei compagni nel 2020. L’idea dell’iniziativa è nata proprio quell’anno, in concomitanza con l’esplosione della pandemia da Covid-19 su scala mondiale e pertanto ancora non si è dato seguito al momento ufficiale. Vedremo a tempo debito la risposta del pubblico nel momento in cui si troverà davanti a questo “simbolo” di denuncia. Io spero abbia più forza mediatica e sociale di molti altri appelli caduti nel vuoto (c'è anche il numero antiviolenza riportato, il 1522)”.
Un’ultima notizia, fresca fresca. Emy Basile ha conquistato il secondo premio all’undicesima edizione del concorso e borsa di studio intitolato a Bruno Fabbri, riservato ai gelatieri Maestri del cioccolato fondente e svoltosi a Rimini lo scorso 20 settembre (foto in apertura).
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