La storia di Michela Nati: co-fondatrice del Giardino delle Luppole e ideatrice del progetto PowerHop
Di Paola Di Giambattista 😋 -
Michela, benvenuta! Raccontaci un po' di te e del tuo percorso che ti ha portato a fondare insieme alle tue sorelle il Giardino delle Luppole.
Sono un'imprenditrice agricola e insieme alle mie sorelle Daniela ed Elisa lavoriamo la nostra campagna, 33 ettari di terreno biodiversi (orticole, seminativi, erbacee, vigneto, etc) che sono patrimonio della nostra famiglia da tre generazioni. Dal 2018 abbiamo iniziato la coltivazione del luppolo e nel 2020 è nato "Il Giardino delle Luppole": un progetto a tutto tondo che "firma" ogni prodotto a base di luppolo, percorsi e progetti inerenti al luppolo. È il nostro brand che ci distingue.
Come nasce la tua passione per il luppolo e per la birra artigianale?
Dopo uno studio e ricerca approfondita sulle colture che avremmo potuto inserire nella nostra azienda abbiamo scelto il luppolo per diverse ragioni:
- perché dopo aver bevuto birre artigianali non riusciamo più a bere altro! E qualcuno dovrà pensare, ad un certo punto, ad unire il termine ARTIGIANALE con il termine MADE in ITALY: e allora il luppolo italiano serve!
- il mercato è totalmente aperto perchè al momento viene importato per oltre il 90%
- è una nuova coltura che in Italia non veniva coltivata
- è una sfida e un cambio di visione aziendale e di noi: dalle contadine che coltivano e non si occupano della vendita diretta, ad imprenditrici che seguono tutta la filiera e ne garantiscono la provenienza ai clienti del luppolo e dei prodotti trasformati.
Il Giardino delle Luppole è un'azienda unica nel suo genere, innovativa, sostenibile e con una forte energia femminile. Quali sono i valori e la filosofia che la contraddistinguono?
Il rispetto per il know how di ognuna di noi e la fiducia in famiglia.
Ognuna di noi ha i propri talenti: chi si occupa di lavorare la terra, chi si occupa di gestire il personale e chi invece segue il commerciale, la burocrazia, il marketing. Allo stesso tempo, tutte noi sappiamo fare queste attività, ma ognuna segue ciò che più le piace e insieme ci si aiuta nei momenti di maggiore necessità e quando occorre una squadra forte e numerosa. Ad esempio durante le lavorazioni manuali come sistemazione impianto, raccolte oppure per le fiere, la squadra si unisce. Il nostro motto è "Sto in Campagna in Compagnia!".
Il Beer Attraction di Rimini è alle porte e avrete l'occasione non solo di esserci ma di organizzare un convegno sull'intero progetto che vi ha reso famose #Powerhop, ce ne parli? Ci sveli i suoi obiettivi?
Gli scenari e gli eventi economico e sociali degli ultimi anni, ci hanno portate a r-esistere e re-agire in maniera attiva e innovativa: noi imprenditrici agricole, per riuscire a raccogliere opportunità, abbiamo dovuto studiare e pensare in maniera divergente la nostra azienda. La pianta del Luppolo è molto generosa, può donare molti prodotti: i fiori, i germogli, la parte vegetativa “di scarto” (liane e foglie residue della lavorazione). Certo però che non è come un’orticola, come ad esempio il pomodoro, che si utilizza in più modalità e arriva anche al cliente finale tal quale!
La domanda che ci siamo poste è: “Cosa possiamo creare con la pianta del Luppolo oltre alla birra?”
L’opportunità di questo progetto è proprio la possibilità di valorizzare il prodotto Agricolo da parte dell’Azienda Agricola stessa, partendo dall’essere fornitori di materie prime (differenti matrici di luppolo) e creando una Linea di Prodotti a base di luppolo. Cinque Azioni di ricerca che compongono la timeline del percorso progettuale da realizzare.
Quali sono le sfide più grandi che hai dovuto affrontare nel corso della tua carriera?
Ripensare a me stessa in differenti ruoli seguendo le mie passioni e volontà. Tenere ferma la visione e gli obiettivi, nella flessibilità dei tempi che cambiano e nell’apertura di sapere modificare quella visione. La missione è comunque, e sempre, essere felice e appassionata dell’operare quotidiano.
Come vedi il futuro del luppolo e della birra artigianale in Italia?
Posso parlare del mio luppolo: lo vedo che sta facendo e farà molta strada! Lo vedo in tantissime applicazioni: dal food al care, alle decorazioni, ai differenti frutti che può dare. Lo vedo in espansione certo… ma non so quanto! La birra artigianale ha certamente un grande futuro: la consapevolezza delle persone è esplosa, si è alla ricerca della naturalità e del territorio quando si vuole fare una bevuta. La birra artigianale è la risposta. Noi, amanti di questo, abbiamo il potere e la volontà di spostare il mercato con le nostre scelte sempre più consapevoli. Per il benessere, la qualità e per sostenere piccole aziende famigliari, agricole e artigianali.
Quali consigli daresti a chi desidera intraprendere un percorso simile al tuo?
Il mio semplice consiglio è di seguire l’istinto e il cuore in ciò che si porta avanti. I risultati arrivano e restano. Un ulteriore stimolo che mi viene da condividere è quello di creare partnership con altre persone e aziende che hanno la nostra stessa visione.
C'è un libro, un film o una persona che ha avuto un'influenza particolare sulla tua vita?
Ci sono tutti e tre: “I Miracoli Accadono” di Brian Weiss, “Balla coi lupi” diretto e interpretato da Kevin Costner (1990) e infine Roberta, un incontro karmico che prosegue tutt’ora in cui si gioca tra imparare e insegnare!
Qual è il tuo luppolo preferito e perché?
Il mio luppolo preferito è il Chinook! E’ generoso nei coni, sono più grandi degli altri, ha un colore verde chiaro brillante. Il suo profumo è intenso, fruttato e agrumato sia in fiore fresco che essiccato, ma anche in olio essenziale! … e dentro il suo fiore nasconde la luppolina giallo dorata, appiccicosa che rimane nelle dita dei guanti per diversi giorni. Non va in tutte le birre, ma solo in quelle speciali!
Per concludere, svelaci come immagini la Michela tra 10 anni
Più luminosa e sorridente che mai! Soddisfatta e grata del percorso intrapreso a livello agricolo, educativo (mi occupo anche di educazione per bambini/e e ragazzi/e) ma anche personale e spirituale. Un po’ più in vacanza che non ad operare…. Con una buona scorta di anime amiche con le quali condividere le gioie!
Paola Di Giambattista
Food & Hospitality Specialist
Nutritional Cooking Consultant esperta in Nutraceutica
Founder @cucinainclusiva
Founder @brigataeditoriale
Member @Bollino Etico e Innovartiere
Member @EATT Equity at the Table
Member @MarchioDonna
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