Saludecio (Rimini), Daniele Marziali - il Fornaio Anarchico - dedica i suoi nuovi biscottini alla meravigliosa atleta Sofia Raffaeli

di Marco Valeriani 😋 -

Cos'hanno in comune Daniele Marziali - sì, proprio lui, il Fornaio Anarchico da Saludecio, l'istrione dell'impasto con passato professionale ben piantato in quel di Morciano - e Sofia Raffaeli, la ginnasta che con la palla, il cerchio e il nastro ha, letteralmente, incantato il popolo delle Olimpiadi 2024?


A ben guardare - e a voler un attimo forzare - anche Marziali è a modo suo un atleta. Pensatelo nel Piccolo Forno, a Santa Maria del Monte (in Valconca), con questi incredibili caldi luciferini, mentre sceglie la farina, aggiunge l'acqua e gli altri ingredienti e "tira fuori", complice il calore della sbuffante macchina leonardesca, meraviglie da gustare e portare in tavola! Pensatelo, sempre nel Piccolo Forno, intento a comporre versi notturni, a sorseggiare una birra ispiratrice o a conversare con le stelle dell'Universo! Sì, a ben guardare anch'egli lo possiamo, giustamente, paragonare all'atleta greco; a quel discobolo dell'Antichità che non lesina affatto sulle ingiustizie del mondo ma di cose buone e giuste ne preparare a profusione!


Ecco, il Marziali - direbbero così a Milano - si è lasciato travolgere dalla bellezza e dalla sontuosità dell'impareggiabile Sofia - la Formica Atomica italiana - e in una rovente notte di mezza estate ha, con colpo di reni leggiadro, "inventato" un docile biscottino e lei dedicato: "Fiocchi in Ritmi Leggeri". Biscottini che valgono quanto il bronzo da lei conquistato all'Olimpiade francese. Intrisi della delicatezza fisica e del gesto sinuoso che abbiamo ammirato in Sofia e nelle strepitose compagne di squadra. "Con farina di farro integrale, farina integrale di grano tenero, farina di riso e fiocchi d'avena. Zucchero di canna ed extravergine d'oliva. Niente uova, né latte. Grazie Sofia! Ti chiami come la mia gattina feroce... Fata roba bella". 

Amiche e amici, vogliamo aspettare ancora molto per premiare il Marziali come merita? Una bella medaglia al collo non è, forse, il riconoscimento più equo e meritato con il quale sancirne la genialità?

Ditemi...

Chapeau Marziali!

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