Panificio Santolini, l'arte di fare il pane con il cuore votato alla solidarietà
di Sara Leardini -
Quella che vi voglio raccontare oggi, è una storia fatta di farina, di lievito e che profuma di pane appena sfornato. C'era una volta, e c'è ancora, un forno a Miramare di Rimini che è stato, e lo è ancora, un punto di riferimento per moltissimi miramaresi, la mia famiglia compresa. Secondo fonti attendibili, è lì da oltre un secolo, in viale Marconi al civico 85.
- L'ingresso del forno - |
Inizialmente appartenuto alla famiglia Villa, successivamente è stato rilevato da Gino Santolini.
- Gino Santolini - |
Gino nasce a Rimini nel 1938 e all'età di 15 anni, siamo nei primi Anni '50, comincia a muovere i suoi passi in bottega, prima come garzone (consegnava il pane con la bicicletta) poi come aiuto panettiere.
Dopo aver gestito un paio di forni, il primo a San Giuliano nella zona della darsena mentre il secondo a Viserba zona Sacramora, nel 1985 acquista il forno di Miramare che, da ormai quarant'anni, continua ad essere gestito dalla sua famiglia. Per questo motivo il Panificio Santolini di Santolini Gino Snc di recente è stato insignito del prestigioso riconoscimento di 95esima Bottega Storica iscritta nell'apposito albo del Comune di Rimini.
Ora che, purtoppo, Gino non c'è più, l'attività viene portata avanti con orgoglio dai suoi figli: Maurizio, Milena ed Emanuela
- Milena ed Emanuela - |
che hanno ereditato dal loro babbo non solo la serietà e la dedizione che questo mestiere richiede, ma anche la generosità e l'altruismo, con un'attenzione particolare al sociale; come ad esempio la lotta agli sprechi alimentari. Il 16 ottobre scorso, per la giornata mondiale del pane, hanno donato ai propri clienti un sacchetto di pane grattuggiato e un libro di ricette per il riuso del pane raffermo.
Perché a buttare il pane, come ha insegnato mia mamma, si fa peccato nei confronti di chi non ce l'ha. A questo proposito, un plauso ulteriore va fatto ai fratelli Santolini che ogni giorno lasciano all'esterno del panificio una cesta con diversi prodotti, affinché le persone meno fortunate possano servirsene liberamente.
Il Panificio Santolini sforna ogni giorno tutti i tipi di pane più comuni e con diverse farine: ai cereali, di semola, di segale.
Nonché spianate e pizze
Altrettanta pasticceria da forno varia, come crostate, torte della nonna, torte al cioccolato, ciambelle romagnole.
Vari tipi di biscotti secchi.
Prepara cassoni con diverse farciture e, su ordinazione, anche con farine integrali, tutti tirati rigorosamente a mano col mattarello, in più pasta fresca come ad esempio gnocchi e passatelli
.
In ultimo, visto che siamo in periodo natalizio, è iniziata la produzione di panettoni artigianali sia classici con uvetta, arancia e canditi che con cioccolata e pere.
Il nobile mestiere del fornaio porta con sé il sapore di qualcosa di antico, di magico e poetico. Moltissimi poeti hanno dedicato rime all'arte di fare il pane come queste di Rodari che dedico a Gino Santolini, che mi piace immaginare ancora intento a sfornare il pane per gli angeli e alla sua famiglia:
"S'io facessi il fornaio vorrei cuocere un pane così grande da sfamare tutta, tutta la gente che non ha da mangiare. Un pane più grande del sole, dorato, profumato come le viole. Un pane così verrebbero a mangiarlo dall'India e dal Chile i poveri, i bambini, i vecchietti e gli uccellini.
Sarà una data da studiare a memoria: un giorno senza fame! Il più bel giorno di tutta la storia".
Un abbraccio speciale alla mia amica Milena Santolini.
- Sara Leardini e Milena Santolini - |
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