I Fornelli di Sara 33 - Un bel piatto di pasta e ceci dà vigore e bilancia l'organismo

È con piacere e un pizzico d'orgoglio che ItaliaSapore.it torna, è il 33° articolo, a proporre "la penna" di Sara Leardini, cuoca per diletto. Con questa rubrica dal titolo I Fornelli di Sara si prosegue il viaggio tra alcune proposte facilissime - e parecchio gustose - da portare sulla tavola di casa. Auguriamo a tutti buona lettura e buon appetito!

 - di Sara Leardini 😋 -


Gli inizi del nuovo anno rappresentano il periodo dei "buoni propositi". 

Dopo gli stravizi delle feste di Natale, questo è il momento in cui più forte si sente l'impulso di rimettersi in forma riprendendo l'attività fisica e soprattutto tirando fuori quella vecchia dieta che, diciamolo, almeno una abbiamo tutti nel cassetto. 


Anch'io ho rispolverato la mia, una dieta bilanciata, che prevede: carboidrati, proteine, tanta verdura e almeno tre volte a settimana l'assunzione di legumi che aiutano a controllare il colesterolo, sono un potente antiossidante naturale e favoriscono il senso di sazietà. 


Le tipologie di legumi più diffuse sono i piselli, i fagioli, le lenticchie, le fave, i fagiolini e i ceci. Ed è proprio di questi ultimi che oggi vi voglio parlare.



La pianta del cece ha origine antichissime; le prime colture si fanno risalire al 5000 a.C. nella zona della Turchia. Gli Egizi li utilizzavano come cibo per gli schiavi perché considerati fonti di grande energia.  


Anche i Greci credevano che il cece desse potenza, infatti il loro nome in greco era KIKUS, che significa appunto 'forza'. Le famiglie nobili Romane, invece, usavano utilizzare i nomi dei legumi come cognomi o soprannomi ed i ceci furono utilizzati per dare, appunto, il cognome a Cicerone, poiché un suo avo aveva una verruca a forma di cece sul naso.


Una piccola curiosità: secondo una leggenda, se ci si trova nella malcapitata situazione di essere inseguiti dal demonio, basta lanciare un pugno di ceci a terra, il diavolo non potrà ignorare il gesto e dovrà fermarsi a contare tutti i ceci, dando così la possibilità di scappare.


I ceci in cucina sono protagonisti di moltissime ricette come la farinata ligure, la cecina toscana, la più semplice pasta e ceci alla romana; si possono utilizzare per fare polpette, insalate, contorni e vellutate. La mia ricetta è una vellutata di ceci e  mazzancolle con ditalini.


Ingredienti per 4 persone
  • 700 gr. di ceci lessati
  • 160 gr di ditalini
  • 300 gr di mazzancolle sgusciate
  • mezza cipolla
  • 1 lt. di brodo vegetale
  • prezzemolo
  • rosmarino
  • aglio
  • sale
  • pepe
  • olio d'oliva
Preparazione


Fare soffriggere in una pentola la cipolla, il prezzemolo, l'aglio e l'olio d'oliva.




Una volta appassita la cipolla aggiungere i ceci lessati, il rosmarino, sale e pepe q.b.




Aggiungere un mestolo di brodo vegetale e lasciare in cottura per circa 10 minuti. Poi con il mixer frullare i ceci fino a ottenere una crema omogenea.




Aggiungere altro brodo vegetale, portare a ebollizione e versare i ditalini. 




A metà cottura della pasta unire le mazzancolle sgusciate e ultimare mescolando. Terminata la preparazione aggiungere un cucchiaio di olio d'oliva a crudo.




- La nostra brava Sara Leardini - 



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